Apnea Ostruttiva Del Sonno

L’apnea ostruttiva del sonno è un disturbo respiratorio molto comune e frequente.

Si confonde spesso il russamento con la vera e propria apnea ostruttiva, che è una patologia molto seria e va trattata con attenzione.

La diagnosi viene fatta con uno strumento di monitoraggio cardio respiratorio, conosciuto anche come polisonnografo, che viene applicato prima di andare a dormire e registra una serie di parametri come lo sforzo addominale e toracico o la respirazione, per valutare l’indice di apnea, la sua durata e che tipo di apnea si configura, per capire se si tratta di una semplice roncopatia oppure se c’è un’apnea lieve, moderata o grave.

In Italia si stima che ci siano circa 7,5 milioni di persone, tra adulti e bambini, affette da Apnea Ostruttiva nel Sonno, di cui 4 milioni con una sintomatologia moderata-grave.

Bisogna diagnosticarla e trattarla fin da subito per evitare che diventi cronica; la tempestività è molto importante perché un’apnea non trattata può portare ad altre patologie molto gravi e può provocare nel tempo altre comorbilità;

si deve capire che l’apnea è un’ostruzione a livello delle vie aeree e la desaturazione di ossigeno può comportare scompensi in tutto il resto dell’organismo, a livello cerebrale, cardiaco, metabolico.

Uno dei sintomi più frequenti per capire se si soffre di Apnee Ostruttive è lo svegliarsi molte volte durante la notte, Nicturia in cui ci si sveglia per svuotare la vescica frequentemente,

condizioni queste che causano un sonno interrotto con gravi conseguenze diurne come depressione, poca concentrazione, stanchezza e sonnolenza.

I principali strumenti di diagnosi finora validati sono il monitoraggio cardiorespiratorio e, nei casi più complessi, viene fatta una polisonnografia videosorvegliata.

Dott. Salvatore Piscitello Direttore Sanitario presso ISME Poliambulatorio Medico di Palermo

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