Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Convenzionata SSN

Il nostro voto

L’ ISME Istituto Medico Europeo, si propone di fornire un servizio medico ad elevati standard di qualità e d’eccellenza anche in regime di  convenzione SSN | SSR.
La struttura Medica è ubicata in una zona centralissima di Palermo (Via R. Settimo 55) facilmente accessibile e fornita di parcheggi.
La chirurgia plastica è una delle branche medico specialistiche convenzionate con il SSN | SSR .
il laboratorio di chirurgia plastica è comunque disponibile anche a fornire prestazioni senza obbligo di prescrizione medica.

La visita di Chirurgia Plastica è un passaggio importante per chi deve o vuole sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica, estetica o ricostruttiva (del viso, del corpo, del seno) o altri trattamenti estetici, perché permette di individuare come e dove intervenire, di esporre allo specialista le proprie richieste, le proprie attese e i propri dubbi, di conoscere le procedure chirurgiche, di ottenere risposte circa il comportamento da tenere dopo l’intervento, di essere consapevole dei rischi e dei risultati possibili.
La visita, che avviene avendo cura della riservatezza e della privacy del paziente, è utile anche per la pianificazione dei tempi, degli esami da svolgere e per l’inserimento del paziente nella lista d’attesa.

Nel corso della visita lo specialista indica e prescrive anche tutti gli esami preparatori a cui il paziente deve sottoporsi per garantire la sicurezza dell’intervento.

Il paziente viene accolto da un team di specialisti che in un primo momento raccoglie il maggior numero di informazioni sulla storia e sullo stile di vita dell’assistito: alimentazione, vizio del fumo, livello di attività fisica e di sedentarietà, malattie precedenti, eventuali patologie in corso, interventi precedenti, casi in famiglia di patologie simili, interventi precedenti, assunzione di farmaci.
Si passa poi alla visita approfondita e accurata per valutare l’entità e il grado del difetto. In questa fase lo specialista discute con il paziente le sue attese e i suoi dubbi, risponde alle sue domande e valuta le motivazioni psicologiche alla base della richiesta.
Successivamente vengono prescritti tutti i test di laboratorio utili (esami del sangue, esami radiologici, esami cardiologici) e altri eventuali per i pazienti che necessitano di approfondimenti diagnostici prima dell’intervento.

Non sono previste norme di preparazione, il paziente è invitato a portare con sé eventuali esami effettuati su richiesta del proprio medico curante e un promemoria in cui sono indicati tutti i farmaci che sta assumendo.

La chirurgia plastica a carico del S.S.N.
La chirurgia plastica convenzionata o mutuabile comprende tutti gli interventi che possono essere eseguiti a carico del Sistema Sanitario Nazionale senza spese da parte del paziente. Perchè un intervento di chirurgia plastica possa essere mutuabile, ovvero in convenzione con il SSN occorre che si verifichino determinate condizioni, infatti non tutti gli interventi possono essere mutuabili.

Quando un intervento di chirurgia plastica è mutuabile
L’intervento per essere mutuabile dev’essere funzionale, ovvero modificare la funzione e la funzionalità dell’organo che erano compromesse prima dell’intervento.
Quando l’intervento non riguarda alcuna componenete funzionale, ma solamente l’estetica (senza quindi implicazioni patologiche o funzionali) l’intervento non è mutuabile.
Un esempio è quello della rinoplastica rispetto alla settoplastica.
L’intervento di settoplastica (correzione del setto nasale deviato con le conseguenti difficoltà respiratorie) è mutuabile, ma invece l’intervento di rinoplastica (correzione dei difetti estetici del naso) non lo è.
Solitamente gli interventi in convenzione con il SSN vengono eseguiti presso gli Ospedali pubblici o Policlinicioppure presso strutture private come l’ISTITUTO EUROPEO DI CHIRURGIA PLASTICA, struttura convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale

È possibile effettuare a carico del Servizio Sanitario Nazionale alcuni interventi che si avvalgono delle tecniche proprie della Chirurgia Estetica ma finalizzati a trattare condizioni conseguenti a incidenti, malattie o malformazioni, che determinino uno stato di malattia; in particolare:
• Blefaroplastica, qualora l’eccesso di cute palpebrale provochi una limitazione del campo visivo superiore al 60% (certificata da uno Specialista in Oculistica)
• Rinoplastica, qualora la deformità della piramide nasale sia conseguente a malformazioni congenite (es. labiopalatoschisi)
• Mastoplastica additiva, per la correzione di gravi deformità della mammella, congenite o post-traumatiche, per ricostruire la mammella post-mastectomia oppure per adeguare la mammella controlaterale nella ricostruzione mammaria
• Mastopessi, nei casi di ptosi di grado elevato in postumi di obesità ovvero per adeguare la mammella controlaterale nella ricostruzione mammaria
• Mastoplastica riduttiva, laddove vi siano problemi di statica vertebrale e di eccessivo carico articolare dovuti al peso delle mammelle, certificati da uno Specialista in Ortopedia o Fisiatria, in donne di peso corporeo nella norma (Body Mass Index inferiore o uguale a 35 oppure per adeguare la mammella controlaterale nella ricostruzione mammaria
• Addominoplastica, qualora sia presente un’erniazione della parete addominale, ovvero in presenza di un ampio grembiule cutaneo-adiposo sede di ulcere croniche o che rappresenti un’importante limitazione alla deambulazione, certificata da uno Specialista in Ortopedia o Fisiatria
• Lipoaspirazione, per il trattamento di lipomi, linfedemi e gravi lipodistrofie
• Lipofilling, per il trattamento di deformità postraumatiche, congenite o per il trattamento di radiodermiti croniche.
• Ricostruzione del capillizio, nei casi in cui l’alopecia non sia ordinariamente occultabile dai capelli residui e sia conseguente a traumi, ustioni o asportazione di neoplasie.

Chirurgia Ambulatoriale

La Chirurgia Ambulatoriale si occupa di risolvere patologie chirurgiche attraverso piccoli interventi della durata solitamente inferiore ai 30-40 min, eseguiti in anestesia locale, che non richiedono un ricovero. Il paziente infatti dopo circa un’ora può abbandonare la struttura sanitaria in cui l’intervento è stato eseguito.
Le patologie trattate in chirurgia ambulatoriale interessano per la maggior parte la cute ed il tessuto sottocutaneo, tra quelle di più frequente riscontro troviamo:

Lipoma
Neo
Melanoma
Cisti sebacea
Corpo estraneo
Basalioma
Unghia incarnita
Verruca

Lipoma
Il lipoma è un tumore benigno che origina dalle cellule adipose. Può essere isolato oppure in numero superiore ad uno, si parla in tal caso di lipomatosi multipla. Lipomi di dimensioni elevate presentano un rischio seppur molto basso di trasformazione maligna. L’asportazione del lipoma viene solitamente effettuata quando a causa della sede in cui si forma e delle dimensioni raggiunte determina disturbi o anomalie estetiche.

Neo
Per nei o nevi si intendono accumuli abnormi di cellule (dette melanociti) responsabili del colorito della nostra pelle. A seconda delle caratteristiche istologiche si distinguono nevi giunzionali, intradermici e composti. L’importanza dell’osservazione ed identificazione dei nei si spiega con la possibilità che alcuni di essi hanno di andare incontro a trasformazione maligna e svluppare dei melanomi.
Nella prevenzione dei tumori della cute è raccomandabile una visita specialistica dermatologica allo scopo di identificare le lesioni potezialmente pericolose e suscettibili di asportazione chirurgica.

Melanoma
Il melanoma è un tumore maligno che si sviluppa a partire dai melanociti, si ritiene che nella maggior parte dei casi origini nel contesto di lesioni pigmentate (nei) preesistenti. La prognosi di questa malattia varia a seconda dello stadio in cui è effettuata la diagnosi.
Di fronte alla diagnosi certa di melanoma, l’exeresi chirurgica può non essere eseguita in una seduta ambulatoriale a causa della necessità di effettuare un intervento più lungo e demolitivo. Molte volte si giunge alla diagnosi attraverso l’esame microscopico dopo l’asportazione di una lesione cutanea sospetta, in questi casi si rende solitamente necessario il ricorso ad un secondo intervento chirurgico per rimuovere una quantità di tessuto più ampia (radicalizzazione dell’intervento).

Cisti sebacea
Le cisti sebacee sono delle patologie che colpiscono alcune ghiandole cutanee (ghiandole sebacee), appaiono come tumefazioni rotondeggianti dalle quali spesso può fuoriuscire materiale untuoso e maleodorante. Possono infiammarsi e diventare molto dolenti. Le zone più colpite sono rappresentate da dorso e dal cuio capelluto. L’exeresi chirurgica non presenta di solito difficoltà e può essere effettuata sul cuoio capelluto anche senza l’obbligo di radere a zero un’ampia area.

Corpo estraneo
La presenza di piccoli corpi estranei è molto comune nella cute e nel tessuto sottocutaneo. Di solito sono costituiti da frammenti di vetro, schegge di legno o spine di vegetali che possono penetrare nei tegumenti (più frequentemente nelle regioni del volto e degli arti superiori). La presenza di questo materiale estraneo fa sì che l’organismo cerchi di isolarlo, rivestendolo di una capsula di materiale fibroso (granuloma da corpo estraneo).
A volte la presenza del corpo estraneo è totalmente asintomatica ed è percepibile soltanto con la palpazione in cui si manifesta come un piccolo nodulo di consistenza dura. In alcuni casi, specialmente se situato in zone ricche di terminazioni nervose, nelle adiacenze di piani ossei o superfici articolari, il corpo estraneo può provocare dolore e richiedere quindi un’asportazione chirurgica.
La rimozione del corpo estraneo è di norma un intervento effettuabile in anestesia locale ed in breve tempo, l’unica difficoltà può essere rappresentata talvolta dalle piccole dimensioni dello stesso che ne rendono difficile la percezione e l’individuazione.

Basalioma
Il basalioma o epitelioma basocellulare rappresenta il più frequente tumore maligno della pelle. Si localizza più frequentemente a livello del volto. Fortunatamente la malignità di questa neoplasia è espressa soltanto come invasione locale e sono rarissime le metastasi a distanza. Laddove è possibile la migliore terpia è rappresentata dall’escissione chirurgica.

Unghia incarnita
L’onicocriptosi, comunemente indicata con il termine unghia incarnita, è una patologia che colpisce più frequentemente il primo dito del piede: l’alluce.
Spesso è causata da errata esecuzione dell’igiene del piede o dall’utilizzo di calzature troppo strette che causano un trauma ripetuto in questa zona. Nelle fasi iniziali la malattia può regredire sollevando i margini ungueali e sottoponendosi a frequenti pediluvi. Nei casi più avanzati è necessario un piccolo intervento chirurgico condotto in anestesia locale. Lo scopo dell’intervento è quello di asportare il granuloma, che sovente accompagna l’onicocriptosi di vecchia data, ed una piccola parte di unghia insieme alla corrispondente matrice ungueale. In alcune ,non frequenti, circostanze può rendersi necessaria l’asportazione totale dell’unghia.

Verruca
La verruca volgare è una lesione che coinvolge frequentemente le regioni dorsali delle mani, palmoplantari di mani e viso ed il volto. Fa un’origine infettiva lagata ad un virus del tipo Papova. Il trattamento è molto variabile e può andare dall’utilizzo di caustici, alla termocauterizzazione con laser, alla diatermocoaculazione. Va distinta dalla verruca volgare la verruca seborroica che rappresenta un tumore benigno della cute

 

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